
Come si produce l’olio? È ricavato dalla lavorazione delle olive che appena raccolte sono prima lavate, separate dalle foglie per poi passare alla molitura. Da qui il succo ottenuto è centrifugato ed eventualmente filtrato. L’olio extravergine è il più puro, il frutto della prima spremitura mentre l‘olio d’oliva è una miscela di olio raffinato e vergine.
L’INDICE DI ACIDITÀ
Sono molti i tipi di olio, classificati in base alla loro purezza. È utile quindi scoprire le differenti caratteristiche. L’elemento principale per la classificazione è l’indice di acidità presente nell’olio.
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1Olio extravergine di oliva. È il più pregiato in assoluto tra tutti gli oli, frutto della prima spremitura. Ha profumi molto intensi e la percentuale di acidità deve essere inferiore a 0.8 g su 100.
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2Olio vergine di oliva. Meno puro rispetto al precedente, con un’acidità che deve rimanere al di sotto dei 2 g su 100.
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3Olio di oliva. Nasce dalla miscela di olio vergine di oliva con oli raffinati. La sua acidità rimane inferiore all’1%.
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- Olio di oliva rettificato. Si ottiene tramite la raffinazione dell’olio lampante che viene reso così commestibile. L’olio ottenuto è poco profumato e ha poco sapore.
- Olio di sansa grezzo. Anche questo tipo di olio non è commestibile e viene realizzato con i residui della spremitura tramite solventi chimici.
- Olio di sansa di oliva. Si ottiene dopo essere decolorato, deodorato e privato di acidità e non è commestibile.